Kanpai (乾杯(かんぱい)letteralmente “bicchiere asciutto”) è la parola da usare se vogliamo fare un brindisi in giapponese, un po’ come il nostro cin-cin (mai dire cin cin in giapponese, perché si pronuncia come ちんちん/chinchin, il “pisellino” dei bambini!!!).
Come è facile immaginare, la questione formale in Giappone è presa molto seriamente, quindi anche per il brindisi esistono regole non scritte ma che in certi contesti più formali sono assolutamente da seguire.
Ci sono alcuni errori in cui l’occidentale può incappare durante la fase del brindisi che a prima vista possono essere ritenuti di poco conto ma che dal punto di vista di un giapponese, soprattutto in situazioni più formali, sono considerati scortesi. Vediamo quindi alcune regole da seguire per fare bella figura durante un brindisi nella terra del Sol levante.
Mai servirsi da soli
Innanzitutto è buona norma non lasciare che nessuno si serva da bere per se stesso. A riempire il bicchiere deve essere sempre un altro commensale, per dimostrare l’ospitalità ed empatia nei confronti dell’altra persona. Inoltre il bicchiere del sake non deve essere tenuto appoggiato sul tavolo, ma tenuto sollevato con entrambe le mani mentre ci viene versato il sake (o qualsiasi altra bevanda) e rivolgere la propria attenzione verso chi ci sta servendo, mostrando rispetto.
Eh già, tanta formalità, tanti protocolli, e siamo ancora fermi sul versare!
Considerando che solitamente si serve il sake (o la birra) a chi ci sta affianco, il primo giro di bevute è buona norma che sia fatto tutto con lo stesso tipo di bevanda. Questo rende più semplice servire agli altri, rigorosamente dalla propria bottiglia, senza dover obbligare a bere sake qualcuno che può aver ordinato una birra e viceversa.
Nelle situazioni più formali è la persona più giovane a servire quelli più anziani, come forma di rispetto. Tra amici non esiste più questa distinzione e sono sicuro che dopo diversi giri di bevute, anche tra boss e dipendenti sia difficile ricordare le gerarchie attorno a un tavolo!
Prima di passare al kanpai vero e proprio, bisogna tenere a mente una cosa: bere tutto d’un fiato è scortese. Nonostante quando si beve il sake le dimensioni del contenitore siano piccole, lo shottino è ritenuto poco rispettoso nei confronti del padrone di casa e del sake, che viene mandato giù tutto d’un fiato invece che apprezzato a piccoli sorsi. Con la birra invece è diverso e anzi, mandare giù un boccale in un sorso solo può essere motivo di divertita ammirazione da parte degli altri.
Come fare un brindisi in Giappone
Siamo finalmente al momento del brindisi. L’etichetta, soprattutto per quanto riguarda il sake, vuole che il bicchiere venga tenuto con una mano mentre l’altra appoggi le dita sotto la base del proprio bicchiere. In presenza di qualcuno importante o del proprio capo, si tende ad abbassare leggermente il bicchiere al di sotto del suo, così che lui sia quello più in alto di tutti.
Contatto visivo con i vicini mentre si alza il bicchiere e leggero inchino nei confronti di chi ha chiamato il brindisi e… finalmente si brinda!
Ci sono altri consigli utili che possono venire in aiuto a chi non è abituato a usi e costumi del Giappone, soprattutto se il brindisi è con colleghi di lavoro o comunque in situazioni formali.
Dato che il brindisi è un momento per cementificare il lavoro di squadra e il senso di comunità (nomikai のみかい è il termine per l’andare a bere tutti insieme), sarebbe meglio non ordinare cocktail. Molto meglio il sake, o la birra o del whisky, così che sia anche più semplice poter servire agli altri presenti.
Un’altra cosa da tenere a mente è che è meglio tenere l’alcolico per i brindisi e l’acqua per pasteggiare, così da non finire esanime sul cibo nel giro di poco tempo. Se proprio si vuole sorseggiare del sake, alzare il bicchiere e incrociare lo sguardo di qualcuno va bene. A parti invertite, se qualcuno incrocia lo sguardo con te e ti invita a brindare, è maleducazione rifiutare.
Alternative al kanpai
Kanpai non è l’unica espressione usata durante i brindisi, ma è quella sicuramente più informale. In situazioni lavorative, tra le frasi per brindare, è più conveniente usare Otsukare-sama desu (おつかれさまです) anche nelle sue forme meno formali Otsukare oppure Otsukare-sama. Con questa frase si vuole ringraziare una persona per il gran lavoro fatto durante la giornata quindi pronunciarla anche quando una persona se ne sta andando è un modo per “salvare la faccia” come da cultura giapponese, ringraziandola perché la sua stanchezza deriva da quello che ha fatto duramente a lavoro.
Quando i fiumi dell’alcol si sono ormai presi tutti i partecipanti, non è insolito sentire banzai (ばんざい) come frase durante il brindisi. Oltre ad essere un’esclamazione entusiastica, anche questo è un augurio, in questo caso quello di vivere una vita eterna. Quindi sii felice se ti augurano di vivere migliaia e migliaia di anni, non tenere il muso!
E ora… KANPAI!!!